«Si drogava. Ed era nata e cresciuta in un reame di droga, dove non puoi trovare carmelitani scalzi. Era predestinata perché con una vita così e una famiglia così difficilmente avrebbe potuto fare una fine diversa», le parole dell’opinionista. Di diverso avviso è Facchinetti, per il quale la droga è sempre esistita tra i giovanissimi, ma ora i genitori hanno paura a mandare i figli in giro per strada.
Quasi a voler auspicare una “pena di morte”, Facchinetti non nasconde la rabbia per quello che è successo: «Per me non c’è perdono… Queste cose non hanno ragione di esistere, anche quell’una di oggi non ha ragione di esistere perché io non il diritto di uccidere una persona. Noi ci drogavamo come non mai». «Questa è stata una situazione di un’assurda prepotenza… Veniva da una famiglia difficile, era una ‘principessa’ che stava al centro del reame della droga. Non possiamo stupirci di queste realtà… Altro che principesse! Io uso il sonnifero per dormire; se me lo togliessero, non so come reagirei. Io che sono uno strutturato! Figuriamoci cosa succede con la droga», conclude Mughini.