La mummia sarebbe in buone condizioni, secondo quanto ha rivelato il ministro dell’Antichità egiziano Khaled al-Anani. Insieme ai due sarcofagi, nella tomba sono state rinvenute anche altre mummie, scheletri e teschi, risalenti a 4mila anni fa, e circa mille piccole statue funerarie, chiamate “ushabti”.
Secondo quanto riferisce l’Independent, il mausoleo sarebbe appartenuto a Thaw-Irkhet-If, un addetto alla mummificazione nel tempio della divinità Mut, a Karnak.
Per riportare alla luce la tomba sono stati rimossi trecento metri cubi di macerie nell’arco di cinque mesi e la scoperta rientra nella missione a guida francese avviata sulla riva occidentale del Nilo. Davanti agli occhi degli studiosi anche affreschi e dipinti sul soffitto raffiguranti il proprietario e la sua famiglia.
In Egitto ci sono state più di una dozzina di scoperte di questo tipo dall’inizio di quest’anno. Il Paese spera che questi ritrovamenti archeologici diano nuovo lustro alla sua immagine all’estero e ravvivino l’interesse dei turisti che un tempo accorrevano ai templi e alle piramidi e che dal 2011 sono sempre meno a causa dell’instabilità politica.